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Sotoportego

Quando si decide di fare una vacanza a Venezia si pensa che ci sia la possibilità di perdersi per la città che da la sensazione di essere un labirinto.

I sotoporteghi contribuiscono a renderlo tale, quando passeggiamo per la città ne incontriamo molti, alcuni collegano una calle, una corte, un campo o una fondamenta, altri sfociano o affiancano un rio.

E’ un passaggio di transito pubblico che collega a corti o campi è il più diffuso perché assicura accesso e viabilità si possono definire scorciatoie;

Sfociando o affiancando un rio invece, da la possibilità alle barche adibite al trasporto cose di accorciare il tragitto, di raggiungere la destinazione a piedi e di tornare in barca una volta finito il giro previsto. 

Sopra l’entrata di ogni sotoportego troveremo un nome, può essere connesso ai mestieri che si esercitavano lungo il sotoportego stesso, oppure ad allusioni di matrice religiosa, talvolta a creature fantastiche.

Oltre a rendere Venezia ancora più misteriosa, danno la sensazione di un ambiente cupo, la sensazione è dovuta dalla mancanza di luci essendo parte a volte di una fondamenta coperta, ma allo stesso tempo creano allegria intravvedendo una luce in fondo al tunnel.

A tal proposito un sotoportego leggendario si trova tra Corte Nova e Calle Zorzi (sestiere di Castello): durante la peste nera del 1630, purtroppo gli abitanti di nessuna zona vennero risparmiati, tranne i residenti di Corte Nova che furono protetti, la leggenda narra che oggi la pietra rossa che troviamo a terra simboleggia la sconfitta della peste.

Da allora, chiunque passi il sotoportego fa ben attenzione a non calpestare la pietra temendo di portare sfortuna e disgrazie.

Mentre, parlando di fortuna, il Sotoportego dei Preti collocato in Salizada del Pignater, sembra essere una benedizione per tutti gli innamorati.

Nota la leggenda della sirena Melusina, per amore rinunciò alla sua natura, ma una maledizione la colpì: ogni sabato era condannata a trasformarsi in un serpente e solo con l’amore e il matrimonio potè sconfiggere.

Ebbene, si sposò, ebbe tre figli, un giorno si ammalò e morì; il marito era disperato con tre figli, ma si trovava sempre la casa pulita e in ordine, fino a quando un giorno trovò una serpe in casa e la uccise.

Nei giorni successivi, rientrando in casa si accorse del disordine e capì che era la stessa Melusina, il suo amore, ad essere presente in forma animale.

In ricordo di questa leggenda fu posto un cuore di mattoni rossi che si dice porti fortuna se lo si sfiora con il proprio amato.

La maggior parte di sotoporteghi sono molto antichi, realizzati in pietra d’Istria o marmo bianco, grazie alla struttura architettonica scenografica rendono la città magica agli occhi di tutti, turisti e veneziani.

Vi aspettiamo!