A qualcuno di voi sarà forse capitato, in viaggio a Venezia, di fotografare il meraviglioso panorama che si nota di fronte alla Piazza San Marco ed ammirare da lì, nel luminoso bacino di San Marco, le isole della Giudecca e di San Giorgio Maggiore.
L’isola di San Giorgio Maggiore è la più piccola delle due è un luogo magico e silenzioso, lontano dagli itinerari turistici Anticamente chiamata “l’isola dei cipressi”, San Giorgio Maggiore è una delle isole più ricche di storia della laguna veneziana, La storia di quest’isola è molto antica e travagliata, passando dai monaci benedettini per arrivare alla dominazione napoleonica fino a quella austriaca. E quello che fu un monastero divenne prigione poi deposito di armi, fabbrica e distretto militare. Situata proprio di fronte a San Marco, un tempo vi sorgeva un mulino, di proprietà del Doge, con il passare degli anni l’isola diventò sede di un importante monastero benedettino ma deve senza dubbio la sua fama all’omonima basilica rinascimentale progettata dal Palladio. Dove Vittorio Cini decide di collocare l’omonima Fondazione dedicata al figlio Giorgio, scomparso prematuramente, La Fondazione Cini, si è fatta carico del recupero e della conservazione dell’immenso patrimonio artistico e storico che caratterizza l’isola. La Fondazione è diventata nel tempo un’istituzione culturale multidisciplinare di rilievo internazionale stimolando un turismo virtuoso sull’isola attraverso la creazione di un sistema di accoglienza con ben quattro emozionanti itinerari video guidati.
San Giorgio è facilmente raggiungibile dalla Giudecca, con il vaporetto. La visita inizia con la salita sul Campanile di San Giorgio che, offre una veduta panoramica davvero ineguagliabile sulla città e sulla laguna. Da qui si passa alla visita della Biblioteca storica, che insieme alla Marciana è la più importante di Venezia, dove sono conservati manoscritti Quattrocenteschi e codici miniati dei monaci benedettini.
Si continua visitando i due magnifici chiostri interni al convento, che precedono il Labirinto Borges, affascinante ricostruzione del giardino-labirinto costruito dall’architetto Randoll Coate in onore dello scrittore argentino. Il labirinto, lungo 1150 metri, è composto da 3250 piante di bosso.
Tutte le video guide funzionano con la tecnologia “ Touch “ capace di creare un’esperienza davvero unica per il visitatore grazie a contenuti speciali come foto, video e interviste originali. Per un break gourmet è possibile sostare al San Giorgio Cafè, il nuovo spazio di ristoro voluto dalla Fondazione Cini.
Da qualche tempo non è più attivo l’Istituto Professionale per le Attività Marinare “Giorgio Cini”: attualmente, in parte del complesso che ospitava la scuola nautica e dopo un elegante restauro, ha sede il Centro Sportivo di Eccellenza della Compagnia della Vela di Venezia, con la sua scuola vela e i suoi eventi correlati,